La nostra storia

Nata nel settembre 2021 la Scuola Forense di Varese, abbreviativo SFV, per la dedizione e la ferma volontà dei membri del Consiglio dell’Ordine in carica.

Credere nella formazione e nel continuo aggiornamento professionale, pensare una Scuola Forense nel proprio territorio.

La nostra Mission

Nel rispetto della Legge Professionale, dei dettami dell’art. 3 D.P.R. 101/90 e s.m. e i. e del regolamento CNF 20 giugno 2014, n. 3 e s.m.e i., la Scuola Forense di Varese si propone di organizzare:

  • Corsi di formazione per l’accesso alla professione di Avvocato
  • Ogni attività utile per la realizzazione ed attuazione dei programmi ed iniziative di formazione, aggiornamento professionale degli iscritti
  • Percorsi formativi finalizzati all’acquisizione del titolo di specialista
  • Corsi di idoneità per l’iscrizione all’elenco nazionale difensori di ufficio
  • Corsi per l’abilitazione all’iscrizione ad albi e registri speciali
  • Congressi, seminari, convegni e viaggi studio

Organi della Scuola

La Scuola Forense di Varese è composta dal Consiglio Direttivo, dal suo Direttore e da un Comitato Scientifico. Il Consiglio Direttivo è presieduto di diritto dal Presidente in carica del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.

Il Consiglio Direttivo 2022-2026


Il Direttore della Scuola 2022-2026


Intervista all’Avv. Fabrizio Piarulli

Direttore della Scuola

Come è nata e da chi l’idea della Scuola Forense a Varese?

Si deve al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Varese, nella attuale sua composizione, il progetto di Scuola e la sua concreta attuazione. Non va dimenticato tuttavia che l’idea di costituzione e l’avvio del percorso progettuale e di formazione dei futuri formatori appartiene alla precedente consiliatura.

La Scuola è una creatura pensata e voluta da molti ed a ciascuno di essi va il merito del contributo dato.

Ha tra i suoi componenti un gruppo di lavoro, composto da avvocati che negli anni si sono dedicati alla formazione, sia tramite istituzioni universitarie, sia mediante le variegate forme dell’associazionismo forense (LA.P.E.C., AIGA, Camera penale, Camera Civile, Ondif, Aiaf).

 

Perché è importante la Scuola e quali sono le sinergie sulle quali si fonda?

Distinguiamo anzitutto i percorsi formativi.

Abbiamo pensato ad un progetto mirato ai praticanti avvocati, chiamato “Ginnasio Forense”. Si affianca imprescindibilmente alla pratica di studio e la integra con l’analisi e l’approfondimento su base casistica.

I giovani che si avviano alla professione sono digiuni di competenze pratiche e privi di un metodo di approccio al caso concreto. Un tempo la formazione era affidata in via esclusiva alla capacità del c.d. dominus, titolare dello studio legale, di infondere nel praticante conoscenze ed esperienze. La Scuola si incarica di supportare gli uni e gli altri nel difficile compito di trasmettere la capacità difensiva, ossia l’abilità di declinare norme ed istituti di diritto in soluzioni positive.

Non solo. La Scuola persegue l’obbiettivo ancora più ambizioso di contribuire a formare Avvocati che non siano soltanto tecnicamente preparati, ma anche portatori dei valori altissimi che contraddistinguono la professione: lealtà e dedizione verso il cliente, correttezza verso le parti e l’Autorità Giudiziaria, passione per la Giustizia.

I percorsi e progetti formativi, molti in fase di elaborazione, per chi ha già conseguito il titolo e necessita di aggiornamento, rispondono all’esigenza di fondo di soddisfare la domanda di servizi legali sempre più specializzati. L’avvocato generalista, che si occupa di un po’ di tutto, è una figura destinata a soccombere nel mercato legale, che richiede, oggi molto più di ieri, risposte e soluzioni implicanti conoscenze di specie.

Abbiamo pensato che questi progetti necessitassero dell’apporto sinergico dei pratici, ossia degli avvocati che ogni giorno sperimentano la giustizia e dei teorici, docenti universitari e ricercatori, più avvezzi a maneggiare i principi giuridici.

Abbiamo trovato nell’Università dell’Insubria un partner ideale ed entusiasta. Non posso non ricordare il prezioso apporto iniziale della Prof.ssa Barbara Pozzo, già Direttore del Dipartimento di Diritto, economie e culture di Insubria, a cui è seguita l’adesione del Direttore attuale, Prof.ssa Francesca Ruggieri, membro del Comitato Scientifico della Scuola. Nutrita ed autorevole è per verità la rappresentanza di docenti di Insubria, all’interno degli organi della Scuola e nel il corpo dei docenti.

La Scuola è oggi un felice incontro tra i due mondi.

 

Quali sono le ambizioni della SFV ed il suo futuro?

Le ambizioni sono tante come i progetti: la formazione dei praticanti, lo sviluppo delle competenze degli iscritti, l’apertura di progetti formativi a professionisti di altre discipline, la creazione in sintesi di un circolo culturale di formazione giuridica ad ampio ventaglio.

La Scuola si prefigge comunque e sempre un obbiettivo ultimo, ancor più alto: insegnare ad essere Avvocato chi non lo è ancora e rafforzare le competenze e la motivazione di quanti già ogni giorno indossano la toga.

In fondo il compito che ci prefiggiamo è celebrare ed onorare la dignità dell’avvocatura.